Progetti
Fantastica luna
durata 45 minuti.
E’ una dea, un sogno, una malattia, una principessa, una confidente, una meta, un demone, una conquista, un rifugio… potremmo continuare all’infinito fino a scoprire che è una delle entità celesti più antiche. Nessuno le resiste: si mette in bella mostra, si lascia contemplare; un essere che fa innamorare e che affascina con la sua luce: in modo quasi impercettibile ti strega e ti costringe ad abbandonare qualsiasi pensiero, ti reclama e così la raggiungi, con qualsiasi mezzo, perché lassù tutto è diverso: la natura, l’ambiente, i colori, gli esseri che la popolano. Aggrappiamoci allora alle penne del grifone, gonfiamo le vele della nave celeste e lasciamoci alle spalle il porto della monotonia. Ci sorprenderà, facendoci trovare ed amare cose mai viste, invidiate, uniche, in poche parole: fantastiche.
I mocassini di mio nonno sole
favole durata 60 minuti.
La cultura dei Nativi d’America ci ha regalato favole e leggende di rara bellezza. In un mondo ideale, e per questo inaccessibile, uomini ed animali si aiutano e collaborano per migliorare la loro vita, senza offendere la natura e il Grande Spirito che la governa. Il cielo è il luogo che nasconde ciò di cui la tribù ha bisogno: la luce, il calore. Gli animali, spesso più saggi e coraggiosi degli uomini, sono gli artefici delle imprese narrate ed utilizzano qualsiasi mezzo per ottenere ciò che desiderano, anche l’inganno.
Orione
Favole durata 50 minuti.
In passato alcune costellazioni - Orione e l’Orsa Maggiore sono l’esempio più importante - hanno colpito più di altre la fantasia e l’immaginazione dei popoli. I Greci, i Sumeri, i Nativi d’America, gli Eschimesi, hanno raccontato storie e leggende cariche di avventura e poesia, ma caratterizzate da un unico punto in comune: hanno visto in quelle sette stelle luminose un grande guerriero o un grande cacciatore.
Magiche stelle
Favole celesti per voce ed illusionista Durata 60 minuti
Fiabe e magie per un cielo che incanta. Connubio azzardato o azzeccato? Il cielo per secoli ha affidato la propria verità agli inganni della mente: l’uomo, attraverso l’apparenza dei movimenti dei corpi celesti e l’errore per la sua posizione privilegiata, ha compreso i primi segreti del firmamento. Avvalendosi dei suggerimenti ricavati da antichi racconti, originari di luoghi e culture lontane, sia nello spazio che nel tempo, la fantasia si unisce alle illusioni, la parola si sposa al trucco, suscitando lo stesso fascino e la stessa emozione di un tramonto o di un cielo stellato.
Il cielo tra miti e leggende
Favole durata 50 minuti.
Le favole e le leggende, dedicate a stelle e costellazioni costituiscono la prima forma di espressione “scientifica” e, forse, di un’embrionale pratica divulgativa. Il nostro cervello tende a creare, da una serie di punti e di forme distribuite in modo caotico, un’immagine definita e ordinata. Il cielo stellato è un occasione stuzzicante: le migliaia di puntini luminosi, sconosciuti ed impenetrabili, stimolano la creatività dell’uomo antico. Nascono così le prime immagini di animali come l’orsa, il cigno, oppure figure legate ad eroi o semidei quali Andromeda ed Ercole. Alcuni popoli si sono limitati a raccontare la vita e le avventure dei personaggi, altri invece hanno voluto spiegare eventi e fenomeni naturali altrimenti inspiegabili. Ciò che non poteva essere spiegato, veniva risolto con una favola o una leggenda.
Le stelle sono bambini
favole - durata 50 minuti
Molte leggende hanno come protagonisti i bambini. Ci sono giunte non solo dalle isole Hawai ma anche dalle fredde distese ghiacciate degli Inuit avventure eroiche e valorose. Storie di coraggio e di sofferenza. Del resto solo dimostrando forza e audacia si conquista il privilegio di essere trasformato in stelle e il piacere di raccontare in eterno la propria impresa.
Le stelle cadenti
Favole - durata 50 minuti
L’uomo è sempre stato affascinato, o forse spaventato, da fenomeni difficilmente spiegabili come il passaggio di una cometa o un’affascinante pioggia di stelle. Ad ogni apparizione si associavano o nefasti presagi, oppure, come nel caso delle stelle cadenti, curiose opportunità. Guarda cadere una stella ed esprimi un desiderio…
Di terra, d’amore e di cielo
Favole - durata 50 minuti
Ogni gesto eroico nasconde sempre un atto d’amore. In terra come in cielo, amare significa soffrire, affrontare difficoltà, compiere azioni straordinarie. Il cielo svela le numerose e struggenti storie d‘amore narrate da interpreti singolari: il seducente sole, la fascinosa luna, le scintillanti stelle, l’opportunista aurora.
La stella del re
durata 40 minuti - testo unico
Uno dei capitoli più interessanti del dibattito sulla data di nascita di Cristo, riguarda la questione dei magi; tre sapienti venuti da paesi lontani. Ma chi erano i magi? In quanti giunsero? Quali erano i loro paesi d’origine? Il testo, che nasce ispirandosi ad una lirica di Thomas Eliot, non vuole fornire una risposta ai dubbi tuttora irrisolti, ma condivide e sviluppa una delle numerose ipotesi secondo la quale i “magoi”, i sapienti del passato, provenissero dalla Mesopotamia e fossero di origine ebraica. La previsione e l’interpretazione di un singolare e raro fenomeno astronomico convinse i saggi che quello fosse il “segno dei tempi” l’indicazione, cioè, della venuta
10 gennaio 1610, abolito il cielo
Durata 50 minuti - testo unico
Dieci dialoghi, dieci situazioni per raccontare, dalla condanna di Giordano Bruno all’abiura di Galileo, il trentennio più importante dell’astronomia moderna. Un piccolo strumento, del valore di pochi centesimi, spacciato come invenzione propria ma barattato con uno stipendio sicuro, permette a Galileo di mettere in discussione un sistema filosofico, un’idea del mondo che dura da quasi due millenni, nonostante le evidenti imprecisioni, le difficoltà, gli errori. Ma i tempi sono maturi; nulla, ormai, può bloccare il cambiamento, la rivoluzione
La guerra dei mondi
durata 45 minuti - testo unico
La grande opposizione è senza dubbio un evento da non perdere: è l’occasione favorevole per intraprendere un viaggio interplanetario. Nessuno scienziato l’avrebbe immaginato, ed invece... esplosioni, avvistamenti di strane stelle cadenti, macchine da guerra, sono alcuni elementi del racconto di un testimone… di un superstite, che ha vissuto con terrore, l’evolversi di un incubo. La guerra dei mondi è un romanzo fondamentale nella letteratura fantascientifica: ispirò uno sconosciuto attore, un certo Orson Wells, che il 30 ottobre 1938, via radio, annunciò, al popolo americano, terrorizzandolo, un attacco dallo spazio.
La leggenda dell’arciere Yi
durata 45 minuti - testo unico
L’arciere Yi, il soldato più coraggioso, il preferito dall’imperatore Yao, risolve una situazione che, in breve tempo, avrebbe portato alla distruzione della terra. Ma per salvarla è costretto a disubbidire, agli ordini ricevuti. I dieci soli, figli dell’imperatore del cielo, si sono ribellati, hanno devastato la volta celeste. L’arciere viene incaricato di spaventarli, ma è costretto ad ucciderne nove. Viene cacciato, insieme alla moglie, dalla dimora celeste ed inizia un lungo viaggio alla ricerca dell’immortalità.
Helios
durata 40 minuti - testo unico
E’ il racconto del lavoro più faticoso e più pericoloso che l’uomo conosca: il trasporto della luce in tutti i luoghi della terra. Ogni mattina Helios guida il suo carro, tutto d’oro, da est ad ovest, dove nella sua dimora può ristorarsi dalla fatica. Uni giorno, però, il figlio Fetonte gli ruba il carro, nonostante fosse stato avvisato, che non sarebbe stato all’altezza per guidarlo. E’ una tragedia perché non riesce a controllare la forza e la potenza dei quattro cavalli.
Gli alberi della luce
durata 40 minuti testo unico
"E’ una storia antichissima che risale ai tempi in cui gli dei, temendo l’oscurità che li aveva sorpresi, caddero in confusione…”
Inizia così il racconto di Lindo, il cantastorie, che con nostalgia, tramanda le vicende di un popolo che ha conosciuto solamente pace e tranquillità. Un giorno il signore del male si impossessa della luce ferendo mortalmente gli alberi che la producono. Solo allora uomini, spiriti e dei scoprono la paura... E se la luce scomparisse? Sarebbe un dramma.
L’astrolabio d’argento
durata 45 minuti - testo unico
E’ il racconto degli ultimi giorni di Ipazia di Alessandria, filosofa e astronoma pagana, vissuta nel IV secolo. La situazione politica all’inizio di quel secolo era particolarmente difficile. Tesi erano i rapporti tra cristiani e pagani, tra cristiani ed ebrei. Vengono chiusi i templi, viene distrutta la biblioteca, viene devastato il museo, la casa della cultura, e viene ordinato il crudele omicidio di Ipazia.
Caccia al meteorite
durata 50 minuti testo unico
Due astronomi dilettanti, amici e residenti nella stessa città, scoprono contemporaneamente un nuovo meteorite. L'evento potrebbe renderli famosi, invece causa la rottura della loro amicizia, divide l'opinione pubblica e scatena l'interesse, non solo della comunità scientifica, ma anche i potenti del mondo. Che cosa nasconde questo nuovo corpo celeste? Come in ogni diatriba che si rispetti spunta un terzo incomodo...Un ironico racconto liberamente ispirato ad un romanzo di Verne, pubblicato postumo.
Sotto le stelle di Van Gogh
Durata 50 minuti testo unico
"La tristezza durerà tutta la vita" furono le ultime parole pronunciate da Vincent Van Gogh, prima di morire tra le braccia del fratello. Questa tristezza aveva cause ben definite: la malattia, il peso di essere considerato l’infimo degli infimi, la continua mancanza di denaro, il desiderio di esprimere attraverso la pittura un qualcosa che valesse e che durasse nel tempo, l’ossessione per un intenso lavoro, l’unico mezzo per cogliere l’essenza della realtà. E sembra proprio questo profondo rapporto con la realtà e con la natura - fatta di colori, toni, contorni e significati – ad essere la spina dorsale delle straordinarie opere del grande pittore olandese. E’ in questo intenso legame - tra uomo e natura, tra pittore e realtà - che si inseriscono gli straordinari dipinti “astronomici”. Nel panorama della produzione pittorica di Van Gogh il loro numero rappresenta una quantità trascurabile; meno di dieci. Ma rimane pur sempre un fatto singolare che un pittore abbia rappresentato il cielo in modo preciso.
Canti della dorata cupola stellata
Durata 40 minuti
Aristotele individua nella meraviglia l’origine dell’interesse dell’uomo per l’astronomia. Questa riflessione sottolinea con forza il legame antichissimo esistente tra uomo e cielo, un legame indiscutibile, necessario - non a caso la conoscenza di stelle e pianeti era ritenuta fondamentale per il completamento della formazione di un qualsiasi studente dell’antichità -, un legame indispensabile per organizzare la vita del singolo e della comunità e che ha trasformato l’astronomia nella scienza che veicola le più forti emozioni. Questo fascino irresistibile ha contagiato poeti, pittori, musicisti e può essere evocato non solo con formule matematiche ma con parole, colori e armonie: l’astronomia diventa sorgente dell’incanto, ispiratrice di slanci artistici. CANTI DELLA DORATA STELLATA propone poesie, riflessioni, immagini, percorrendo un viaggio senza tempo dalle liriche di Saffo alle poesie di Leopardi, dalle immagini di paesaggi notturni alle riprese del telescopio spaziale e delle sonde. Le parole e le immagini si combinano in un gioco tra realtà ed irrealtà, tra verità ed immaginazione.
Apollo XIII
durata 60 minuti
L’undici aprile 1970, tra l’indifferenza dei media e della stessa popolazione americana, ebbe inizio dalle rampe di Cape Canaveral, la missione Apollo XIII. L’emozione dello sbarco sulla luna, avvenuta solo nove mesi prima, era ormai un lontano ricordo. Due giorni dopo il lancio l’esplosione di uno dei serbatoi di idrogeno e di ossigeno, mise fuori servizio i sistemi elettrici e i sistemi di navigazioni della navicella. L’equipaggio rischiava di essere disperso nello spazio. Ovviamente solo in quel momento scattò l’interesse per la missione. Fu la collaborazione tra progettisti, tecnici, responsabili e astronauti a rendere possibile il rientro a terra del modulo di comando.Jim Lovell, il comandante della missione, e sua moglie Marilyn raccontano quei drammatici sei giorni.
Finché l’erba non smette di crescere e l’acqua di scorrere
Durata 50 minuti
Il sole, la luna, le nazioni delle stelle, la stella del mattino, sono alcuni degli elementi dell’intenso rapporto che legava i Nativi americani alla natura, l’uomo al Grande Spirito. L’equilibrio di questo rapporto e la stabilità della loro esistenza dipendevano dal rispetto di tutti gli elementi naturali: gli alberi venivano tagliati e i bisonti cacciati solo se strettamente necessario e solo dopo un’accurata selezione. Popolo di cacciatori, di agricoltori, di pescatori si trasformavano in coraggiosi guerrieri per difendersi da chi voleva rompere questo equilibrio, questo cerchio della vita e sottrarre loro le risorse principali: la terra e il cibo. Profondo era anche il culto di tutti i corpi e fenomeni celesti, soprattutto quello solare al quale dedicavano danze e costruivano monumenti caratteristici ed unici. Finché l’erba non smette di crescere e l’acqua di scorrere… - la frase che chiudeva i trattati sui quali ponevano i loro segni I Wasichu e i Nativi, e che significava “per l’eternità” – è una raccolta di canti, di poesie, di preghiere e di testimonianze che raccontano le abitudini, le credenze e le sofferenze di un popolo che ci è stato presentato come selvaggio, ma che si è dimostrato solo impotente ad affrontare le menzogne e la violenza di chi non ha mai voluto rispettare gli accordi e comprendere la loro cultura.
Perspicillum,
l'occhiale che cambiò il mondo
lectio magistralis di Galileo Galilei
lettore di matematiche all'università di Padova
Il 21 agosto 1609 Galileo Galilei, dall’alto del Campanile di San Marco, mostrò al Doge la “sua” ultima invenzione: uno strumento che permise di vedere oggetti che l’occhio non poteva osservare perché piccoli o troppo distanti, uno strumento che utilizzato dalla potente flotta marinara avrebbe dato lustro e potenza alla Repubblica Serenissima. In realtà il cannocchiale – chiamato da Galileo perspicillum dal latino perspicere, guardare attraverso - fu inventato nel 1608 da un occhialaio olandese che immediatamente fece richiesta di brevetto agli Stati Generali d’Olanda. Pochi giorni dopo la presentazione, Galileo iniziò le osservazioni astronomiche, che culminarono l’anno successivo con la pubblicazione di un piccolo libro intitolato SIDEREUS NUNCIUS.
La popolarità dello scienziato, come pure le sue sventure, furono favorite dall’ utilizzo, senz’altro originale, che Galileo ne fece: lo rivolse verso le profondità del cielo per svelare i misteri della volta celeste, ottenendo risultati che cambiarono il corso della scienza, aprendo la strada all’astronomia moderna.
PERSPICILLUM, L’OCCHIALE CHE CAMBIO’ IL MONDO è una lezione-spettacolo, in cui è lo stesso Galileo a descrivere lo strumento e a raccontare le sue scoperte.
La narrazione è accompagnata non solo da immagini originali, tratte dai disegni fatti dallo scienziato fiorentino, ma è affiancata da fotografie, riprese dai più moderni telescopi, a testimonianza della validità e della attualità delle intuizioni di Galileo.
Caino e le spine
l’astronomia nella Divina Commedia
durata 70 minuti
La Divina Commedia, un tesoro della letteratura mondiale, un capolavoro della cultura medioevale, è pure un ricco scrigno della conoscenza astronomica. L’Astronomia è una delle discipline, delle arti fondanti il sapere medioevale, che fa del suo beneficiario uno scienziato. E Dante dà prova di esserlo a pieno merito. I riferimenti a fenomeni, a eventi, a concetti sono precisi e numerosi - quasi in ogni canto si ritrovano accenni - e inoltre si ricostruiscono date, si descrivono le stelle, le stelle cadenti, le costellazioni, il sole, la luna, i pianeti, le comete, la via lattea, l’arcobaleno. Un viaggio nel viaggio: un viaggio fantastico e allegorico all’interno del quale si snoda un viaggio nella scienza e nella verità della natura. Guidati dalla lettura di alcuni brani tratti da canti dell’inferno, del purgatorio e del paradiso, entreremo nel mondo erudito dell’astronomia medioevale, commentando le affascinanti questioni generate dal complesso Sistema Tolemaico, cercando di rispondere, con i mezzi a nostra disposizione, alle domande che assillano il poeta e il viaggiatore.
la signora della luna
un racconto per musica e voce
durata 55 minuti
Chi non ha mai desiderato di andare sulla luna… Per l’uomo questo sogno ha sempre rappresentato una possibilità; per questo ha escogitato le soluzioni più bizzarre: una catapulta, un grifone, un veliero, un proiettile…
Ma… tanto tempo fa, quando ero bambino, la realtà era ben diversa, la terra e la luna erano così vicine che ogni mese si sfioravano e questa strana intimità permetteva il passaggio dall’una all’altra, senza sforzo. Erano le condizioni ideali per soddisfare un desiderio, perché non approfittarne? Un balzo ed il viaggio che fino ad allora era considerato un azzardo, si sarebbe trasformato in un piacevole gioco. Ma quali sorprese poteva riservare la profanazione di uno spazio inviolato? Difficoltà o abbondanza? Amore o indifferenza? Il segreto dovevo conservarlo gelosamente o potevo condividerlo con amici? Ve lo racconto con tanta nostalgia e con la promessa che prima o poi…